Quando si ha bisogno di costruire delle coperture all’aperto, garantendo però il passaggio della luce, è normale pensare di utilizzare il policarbonato. Questo materiale plastico molto resistente, trasparente e rigido, è l’ideale per proteggere gli spazi dai raggi UVA e dagli agenti atmosferici. Quando usare il policarbonato, sia esso compatto, corrugato o alveolare, e come montare il policarbonato alveolare? Approfondiamo insieme.
Il policarbonato alveolare: caratteristiche e utilizzi
Il policarbonato alveolare è realizzato con speciali resine che ne aumentano la robustezza e la resistenza, in particolare agli urti e agli impatti. La struttura alveolare, infatti, assicura la necessaria resistenza e permette anche di migliorare le prestazioni termiche senza, tuttavia, ostacolare il passaggio della luce naturale.
Di conseguenza, questo materiale si utilizza in diversi contesti. In generale, è particolarmente indicato laddove vi è necessità di isolamento termico, luminosità e resistenza, come per esempio se si devono realizzare delle serre, dei ricoveri per attrezzi, auto o biciclette, dei giardini d’inverno o dei lucernari. Il materiale è applicabile sia su nuove installazioni sia su strutture preesistenti, oltre a essere facilmente lavorabile. Altra nota positiva del policarbonato alveolare riguarda la manutenzione, che è praticamente nulla, e la pulizia, per la quale è sufficiente usare acqua calda e sapone neutro.
Le lastre in policarbonato alveolare disponibili nel nostro shop, con uno spessore dai 4 ai 60 mm e dimensioni massime, personalizzabili, di 210×600 cm. Presentano un’elevata resistenza, almeno 200 volte superiore a quella del vetro, e capacità di isolamento, anche rispetto ad altre materie plastiche. Le lastre, come nel caso della “Super Dur”, inoltre, sono protette dai raggi UV, garantendo così la sicurezza di piante e altri oggetti, che in questo modo non vengono danneggiati. Vediamo ora come montare il policarbonato alveolare.
Come montare il policarbonato alveolare?
Capire come montare le lastre in policarbonato alveolare non è particolarmente complesso. Si tratta, infatti, di un procedimento che è possibile portare avanti anche in autonomia, senza dover chiedere l’aiuto di professionisti. L’importante è fare attenzione a posizionare tutte le guarnizioni in maniera corretta per evitare che impurità e acqua si infiltrino all’interno degli alveoli. Per questo è fondamentale procurarsi i giusti attrezzi per fissare e tagliare le lastre e dei sigillanti e, quindi, avere a disposizione:
- un metro;
- un seghetto alternativo;
- nastro di alluminio impermeabile;
- nastro di alluminio traforato;
- profili di chiusura a U;
- profili di chiusura ad H;
- silicone per policarbonato.
Ecco gli step da seguire:
- pulire accuratamente il telaio dove si monteranno le lastre e misurare in maniera precisa lo spazio a disposizione;
- usando il seghetto alternativo, procedere al taglio vero e proprio, avendo cura di tenere la lastra su una superficie dritta e di indossare dei dispositivi di protezione individuale (come i guanti e gli occhiali protettivi);
- procedere al fissaggio sigillando la parte superiore della lastra in policarbonato alveolare con del nastro di alluminio impermeabile e le curve con il nastro di alluminio traforato, da accompagnare ai profili di chiusura a U.
A questo punto, arriva il momento di posizionare la lastra nel telaio, con gli alveoli in verticale e il lato con la protezione contro i raggi UV rivolto verso l’alto. Infine, si può togliere la pellicola che protegge la lastra, da entrambe le parti: ecco come montare il policarbonato alveolare.
Perché scegliere delle lastre in policarbonato corrugato
Una valida alternativa al policarbonato alveolare è rappresentata dalle lastre in policarbonato corrugato, realizzate con particolari resine e in grado di assicurare un’ottima durabilità. Le lastre sono disponibili nella versione onda e greca, per adattarsi a diversi tipi di coperture. Possono avere una grandezza massima di 1265 x 6000 mm, ma possono essere tagliate per ottenere dei risultati su misura.
Anche il policarbonato corrugato presenta un ampio margine di applicazione. Le lastre prodotte con questo materiale, infatti, possono essere impiegate, per esempio, per la costruzione di verande, serre, ricoveri e cupolini. Una loro caratteristica è la loro estrema leggerezza, che le rende perfette sia per essere installate su nuove costruzioni sia per integrare strutture già esistenti. Facilmente tagliabili con un seghetto alternativo, sono perfette per la realizzazione di serre o ricoveri per auto, biciclette e attrezzi, che grazie alla schermatura non subiscono danni.
Per i lavori fai da te – e, in particolare, per le coperture da esterno – il policarbonato corrugato rappresenta la soluzione ideale. Per questo, proponiamo le esclusive lastre “Super Dur”, al 100% made in Europe e garantite per 10 anni. Sono resistenti, trasparenti e protette contro i raggi UV, peculiarità che, oltre a proteggere il contenuto delle strutture realizzate con le lastre, previene anche l’ingiallimento delle stesse.
Il policarbonato compatto: quali sono i suoi vantaggi?
Invece del policarbonato alveolare e corrugato si può utilizzare un altro tipo di materiale, ossia il policarbonato compatto. Robusto e molto resistente agli impatti, assicura eccellenti prestazioni meccaniche, accompagnate da molti altri plus, come la durabilità e la resistenza all’azione degli agenti atmosferici. Anche in questo caso, per il montaggio non sono richieste particolari abilità, grazie all’utilizzo dei profili di connessione e di chiusura che permettono di unire più lastre dello stesso spessore. Le lastre in policarbonato compatto sono ideali per contesti nei quali serve luminosità e resistenza, hanno delle dimensioni di massimo 300×200 cm, ma sono tagliabili su misura e hanno uno spessore che va dai 2 ai 15 mm. Sono anche autoestinguenti in classe Bs1d0 (EN 13501-1).